- Delirio -
Non mi pare un'idea la genuflessione dietro la barricata della vigna rende il fiuto candore frugale. Il guinzaglio in cuoio è parete che visita la tenda in centro al cuore maniero del karma. Le corone transitano, afferro l'artiglio, sorvolo l'aliante illune. Il baratro in vetro modifica la prospettiva aurea, nell'angolo chiunque è nemico da abbattere. Tolgo la mammella, ottuto il cratere, la bruma in retromarcia si candida pietra col fusibile. La tormenta si arrotola nell'acqua. La lente con la camicia quadrettoni autotrasporta i gesti della vastità nel panorama del doppio fondo. Ridicolo lo spazio temporale, il pizzo ad aquilone nero sale scende sulla scala di Esher, dall'aeroporto al vespro.
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