sabato 29 ottobre 2016

258


- Periferia -

La stella polare della superbia parcheggia nel traffico giovane, lo chignon convulso dalla grammatura crede imprecando. Libero in ciò che perseguita, le strette a curva di mano le rende grottesche. Cubi cementizi al sole algebrico ed enormi ragazzi irrigiditi dal gioco, festeggiano la polvere in cui sei sarà la polvere in cui ritornerai. Al fumo della nebbia diseredata, mezza via sui trampoli nel teschio, si cogita l'alto pianto. Il batuffolo a cometa segue la moto sullo sterrato: l'amante si dilegua.

Nessun commento: