lunedì 9 dicembre 2019

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Nel mercato rionale dall'epicentro afrodisiaco la navicella aurifera impiega dopo il ritratto amanuense lo stile santino fidelis virgo per rintracciare la cagna a pelo focato piena di zecche stabilisce la messa del campo a neri abbrustoliti in fosse comuni. Sul bagno asciuga Lexè Nebreo accompagna l'estrema unzione a favore della radio più libera. A frequenza mega hertz se riprende nell'etere di porpora il fiato corto della borsa aborigena, dietro cui la fiamma ludica si spegne abbassa nell'atrio dei pensieri il principio di animosi dalla consueta coperta. Lexè Nebreo lo sa. Il drink non garba alla donna fiasco di vino e autrice in Cornovaglia nello scorso passato aurifero del concerto domestico con stoviglie vasi di coccio su testa pelata del cane gli occhi verde bluastro. La marmaglia nel frattempo raccoglie nelle vestigia ocra laiche della birra trappista, la scala 8:24 da sentenza un 2 a 0 per Schiaffo Indignato. Il quale con la solita lena da mafia autoctona aumenta il ghigno sino al collo della giraffa a cui chiede aiuto. Dall'appennino c'è chi ode l'urlo la parabola proviene a stormo di rondine, corona acquistata in brughiera. All'ultimo piano del sotterraneo esce in ciabatte oboe clarinetto di traverso una gallina dal fare speciale. Dice che le uova d'oro costano un tot al grammo. Schiaffo Indignato se la prende col cane. Lo dipinge cartina di metropolitana di Firenze. Saluta la truppa per destini a equo canone. Nell'andare chiude porte a panorama idilliaco.