- Il pedigree -
In ogni sguardo incontro la superficie dei panorami. Il sibilo attratto dal rimorso incenerisce la vista, apro la porta, sfoglio la pagina. Mescola il grano l'abitudine di vociare in sottofondo, scalza chiunque vi possa assistere, regge parametri stantii. La tribuna dorata abbaglia chi intravede viaggia parallelo al treno in vetro. Gli occhi si aprono all'orario stabilito non dimentico la zona. Passeggio sul ponte, la cipolla legata alle anelle forma l'ellissi. Nella pineta le parafrasi forgiano lo spirito, sui sentieri le foto d'agenzia in ogni tendenza a scatoletta di tonno. Col filo nel buco la sutura lacustre al terzo occhio, ricamato dallo spirito d'appendice, il sangue ovunque scorre nel libero avvenire dall'oblò appannato.
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