- Femme fatale -
Un accento, un verso, un nido d'ugola, frutto per chi l'avesse udita, fluiva dal respiro, calibrava la vita invadeva il greto del fiume verso il mare, celebrità in piedi sulla zattera. Preannunciava il delirio del proprio tempo, incantava il tratto soleggiato con l'estasi delle note, imprigionava il buio dell'alterità, stingeva il dolore. La riconobbi quando si avvicinò. Le lessi il suono inconfondibile della donna nel prorprio corpo. Ci vedemmo da due punti di vista. Con le sue amiche attraccò la zattera al molo, in coro scendeva con le altre voci al ritmo del legno delle assi calpestate.
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