domenica 18 gennaio 2015

123

 


- free jazz -


                   è                   
                                                       dal corner che                                                        
appaio musa nera e
ammiro le moltitudini
   interiori adagiate su di sè.  
Il numero si comprime di
capelli gretti a lunghi balzi
 muovendomi a temi stinti
 leggo le durevoli viltà.
Chi migra
dal ghetto
costruisce
l'icastico seduto.
A gambe divaricate si
mastica il tabacco marrone
sommersi da gioielli e l'incanto
ha autentici convertiti.Dal salmo
talvolta stipiamo il vermiglio, tra le
 note leghiamo il palo intonacando lo
sguardo ai discorsi, ma non è il castigo 
che ammalia i racconti nell'ultima svolta:
è lo sbalorditivo risaputo che prevede come
l'alluvione sia spray tossico, incendiandolo
                                                                                                                      

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