venerdì 9 gennaio 2015

109



- Imam -


scompaio imitando
il cactus variopinto e la
traccia di un'ombra amaranto
ha il corrimano con la postura 
inchiodata all'orologio. Digito la
terra nell'ordine perentorio
 frazionando           il
tozzo     di     pane
p
 a
    r
        a
l
l
e
l
o
agli 
occhi. Specchiati:
lì naviga il cobra. Ho
disboscato l'illuminazione stanziale
premeditando benzine che tramontano: ne odo
il clacson canino conficcato nel palo. Dove il sale
brucia le ferite di ottani stringimi forte, le orbite le vedo nei
timpani; posso rullare l'indipendenza con l'allegria sulle labbra

Nessun commento: