ora giro intorno al destriero sciame lieve del margine roano valico il vetusto dal mare l'impasto un susseguirsi di atterraggi su gambe paludate di crusca riemerge puntuto al vespro il flusso sanguigno simile sabbia lava resina non dico nulla sbarco souvenir tacco di polvere lo spruzzo sul possibile selce ti ho nella testa non son matto il tempo brado non ci risarcisce ti amo a catinelle abbiamo perso se ne va il frinire l'andare sonoro prima del belvedere la primavera che funziona ha la propria stella parcheggia nella pupilla a pettine di sottecchi sul tuffo dal trampolino niente da eccepire la faccia di mezzasera al ritorno spiega l'espressione cambia la vita è il non saper che esplode rantolo nel fiato
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