giovedì 17 novembre 2016

266



 - Alter ego -

Si schiudono i petali. Di mezza sera la quota del sole rovescia l'estate nell'acqua. Disposto al perdono il filo d'assenzio è la fiamma che brucia le notti annerendole. Tieni a parti invertite la commedia, il grigio sciacqua la mole di stelle in pellicola. Copro il pemeabile distanziandolo dal lume. Vegeta il palco, l'alga fluttua amorevole orrore nell'imo. Il nubifragio sulla radice, selvatica spuma la sabbia che occhieggia la staccionata duna laggiù. Riluce la morbida luna a corolla tra le nubi immerse di ècrù. Nel menù estemporaneo il nuovo nato s'agghinda al destino, dal vetro l'ugola suona le maracas. Il comitato è d'imperdonabili musici. Gonna di tulle, testa camouflage, la dinamica femminea slitta sulla mano gigante, cavalca nel bacio di cruda bellezza soffiata dal finestrino del tram della città.


Nessun commento: