Lo stile è proprio il suo. Il busto storico le gambe a ics, porta gli occhiali da vista, avanza in surplace. Mai appesantito nè legnoso tra un passo e l'altro con la dinamica della dinamo in semi corsa crea raggi luminosi futuristi fiamme elettriche con cui scalda l'avvenire. Mi stimola il sorriso. L'ho riconosciuto da lontano, non so chi sia, non so cosa faccia, da dove venga, eppure la mia memoria, dal momento che l'ho visto mi ha scartabellato le foto mnemoniche raccolte in ordine cronologico. Correva casualmente lo incontravo; è trascorso del tempo dall'ultima volta. Strana questa cosa, ad un certo punto tutti quelli che compaiono nella vita che abbiano un nome siano sconosciuti, conservano nell'energia la grazia semplice e maestosa del vivere e di esserci con te sulla terra. Ignoto non so nulla di costui che si allena come altri che corrono, oppure no, semplici comparse della città, visi, volti, profili, andature, gestualità, posture, questo loro piccolo accento come in questo caso che mi si consuma dentro e crea un'immagine provocandomi una successione d'immagini sino ad arrivare ad un sorriso. Lo osservo intensamente senza farmi scorgere e nell'osservarlo riconosco il mio spazio/ tempo, magicamente focalizzo il sentimento a me non più estraneo con cui esisto. Consuetudine mediocrità cancellate. Come se i morti, i numerosi, attraverso il caso della vita dettassero le loro volontà dall'oltre tempo calandosi nel caso contemporaneo di chiunque che sia ignoto oppure no con ali della corsa lo stile proprio, ora il suo, il busto storico le gambe a ics gli occhiali da vista.
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