lunedì 25 luglio 2016

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 - Indovina -

Le mani reggono l'intelligenza assiepata, gli occhi di primo sguardo senza pena nè giudizio son fibra a chiglia sulla battigia turchese. Non vi è nulla di male nell'oncia di affetto indissolubile, la traccia retta dell'intenzione ha illuso. Chi ama per via aerea reclama la degnità aurea, chi vi transita circola nell'orbita e acquieta il brillio della rinascita. La mangusta nel morso trafora la misura. Negli occhiali il cobra rinuncia all'effetto. Sulla piccola chiatta il disavanzo algido soffia di anelli stopposi. Ripiego all'indietro e sferro un calcio al meltemi, sul polpaccio l'invito di corte abbaglia il promontorio. 

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