domenica 12 ottobre 2014

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 - L'acqua borica sul manubrio senza mani -


La pelle del coniglio inietta il rostro al ragno che precipita legato al filo come un sasso; intessuto d'amantidi religiose sul crinale scolpite dall'asfalto; omicida colorato al fiocco su cui chiacchierano le porte inglesi manomesse; dalla furbizia che riscontra il sangue defluito nel canale con l'idrante rosso visibile: si contorce come una serpe; sussultando preghiere alle provinciali accendendo ogni piovasco eretto sull'ombrello; invia la fiamma monocolore dell'arcobaleno istruito ai pianti che per l'udienza tiene monete rotolanti; rame dalle tasche verso gli occhi edificano lo sgusciato imbroglio; impronta solita di una mano umida sulla carta la toglie in un rutto di pomice; nell'occhio contraccambiando lo scolo alla moneta dirigendola in uno scroscio; vibrazioni che si rincorrono nel coridoio; pettinandosi col tempo che odora di scosse e le pagine del fiume si rovesciano in fremiti; promettendo il trucco dei colori; le prospettive sono ardite per chi si umilia stringendo il gomito.



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