mercoledì 27 aprile 2016

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 - Panavision -

Rinnego a palpiti musicali le volontà emendate, spodesto l'app, illumino ogni giardino abbarbicato all'mmobile. L'incedere a tacco alto del semaforo è opinione dell'incrocio indossa un loden acquistato in periferia a Bordeaux secoli fa. Collant neri viso impalato la monotona espressione bacia il mondo solito circuito auricolare. Sboccia frettoloso la circonferenza fahrenheit stilla per tutti raggi laser nell'acqua s'innesta sferica sul volo. L'usignolo corvino è solista autore che rulla sospeso. L'ombra di lucore corteccia di leopardo luccica rose colmano l'abisso degli amanti. Noi non sappiamo ma veniamo a scarpe nude cuciti nell'occhio seppia che passa per la luna, la serpe striscia precia come mantra. Bisogna pur dire qualcosa all'oro. Con zampa felina apro la porta in fessura, fiero, di glorie nei mazzi sfocati di fiori. Seguo l'assolo rap governa l'acerbo che prende. Indossato è indice di parsimonia al sacco colmo di ennesime bugie.

( Ph )




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