sabato 17 dicembre 2016

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 - Apeiron -

Il caso per i deboli sentimenti è il trono dei ladri d'amorevoli sogni. I fenicotteri tra le vie sporche, gli zingari sul divano del sonno. La pelle porpora sgualcita nube che applaude, mescola i fili del prato, allucinata ripara la cerniera nel lampo, per chiunque vi passeggi la visuale nella penombra. La lenza rimane impagliata dal poderoso jab. Sul divenire l'equazione ha i numeri che rotolano nella rassegna. Et voilà le jeux son fait, il croupier sferra la spinta. Sulla groppa il cane da cappotto fiuta la recita, tragedia in piume su cui vola l'errata corrige grappa. La felicità un fulmine di miccia esplode tattica sul rombo risorge macro. L'occhio contempla i minuti infagottati maltempo. L'acquisto la sensazione scorrevole ed idilliaca, la pancia vuota della clessidra rovesciata riempie il tempo. Mi raccomando. Di sabbie dorate, nella Chiesa sconsacrata, un pulviscolo di riso da matrimonio, refugium peccatorum dal basso premuto contrabbasso. Inutili gli angeli negli occhi, l'ingegno della danza è la natura non per caso. Festeggio l'entità dell'uomo, nasce, rinasce, rinascerà, nel farlo vede provvede. 

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