sabato 3 dicembre 2016

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 - Flàneur -

La voce dell'aldilà ripetuta sino a diventare fatto è il canovaccio attraverso cui ti auguro l'amarezza. Le sigarette nella manica dell'inverno alla fiera delle vanità gridano lo scompiglio, rappresentano il sogno calpestato dalla voce della creazione. Il quarto di notte si sviluppa nel tranquillo e sereno fine settimana. Se ti vedo ti sento, nel caso tu sia priva di passione, cammino sulle vibrisse della voce, se non fosse possibile, senza clamore pubblicità di sorta, entro nella presenza che non c'è. Per sicurezza trasporto il tuo busto in marmo sotto l'ascella invisibile. Il collo odora di arte erotica profuma ancora infinitamente di baci su tutti i vestiti dentro cui tutti guardano: nessuno vede. La frequenza della serpe sullo sterrato è innocua, l'acquitrino sfuma la preda nuda negli artigli dell'aquila.


Pubblicata FB 13 / 6 / 2021 


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