venerdì 7 febbraio 2014

41


 Lo scalpello intonato al legno musicale


Il mare s'interruppe di naufragi nelle pagine d'alluminio; dove il tondo e dorato anelito reggeva nella chiave in rame il made in China suonato; raggomitolato nelle conchiglie presso la metropoli sciupata e disponibile d'innumerevoli prìncipi e innumerevoli miserie di princìpi edificate nel pongo allineati nel piombo; condividendo a cravatta metropolitana la monoraotaia sul nodo scorsoio; rovesciato in disponibili agganci sul nulla sublime; e l'ovvio egocentrico con una pennellata un po vintage e un po fanè nel tono di voce; cremosa nel burro areato col violino sull'acqua; accordato all'orologio del polso di un gabbiano che sulla zolla con i sodali cambia lente; del termometro a scacchi raggomitolati lì vicino intinti nel titano; annodati a muscoli da ricaricare con lo spinotto di fari spenti imbavagliati alle carte; su cui torme di ali inesprimibili volano a riccioli, conquistando muffe essiccabili in  un brasato gentile al ristorante; brusco di polle insulari e sassi erosi dal canto di un sarto con lo scalpello.

Nessun commento: