domenica 16 febbraio 2014

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Gli scuri rimossi dall'ascesso


Ricamo l'indice del sole passeggiando noncurante; saltellano tra tombe monumentali e cumuli con la croce infissa a terra in un saliscendi che si fa onda marittima; presso il pettirosso, dove con un balzo surfa tra i piedi e nel vento cerca le radici dalla manica, conquistando il cibo; che scivola basso al buio e dall'avanbraccio rotola innondando le tasche della moltitudine schiarendo innumerevoli pulci allineate riverse nell'asciugatoio ad abbeverarsi; con l'insalata tra i denti e i panni strinati al forno; invetrato di verde rame e soffuso di amanti periodiche; sinuose le quali battono le ciglia sul dorso delle campane di mezzo giorno e città  mosse dagli scacchi; dell'autorevolezza in cui la torre crolla disarcionando l'alfiere dal cavallo decapitando regine; nascondendola nel sacco al re; insanguinando vetrine tremanti al freddo e braccia conserte; appannando ciascuna voce che simula persone intrattenendo perspicacia da tutti gli addendi dell'architrave.

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