...eh è più semplice di un clic << Eh un crick ! >> eh dopo di ché il crock vien da sé, mi prendi la prima traversa vermiglio a destra due pali li pianti a sinistra rubi una rete ai pescatori di ostriche nell'ostrica c'è una lucida perla parla tu la stai ad ascoltare col mondo sulle tue spalle vedi si fa grande la parola è altrettanto grande in un concerto largo e allegro all'apparenza sinottico ma se osservi dalla lente è stata sequestrata all'ottico da circa un paio di mesi gira con le mutande del nonno attaccate alla zattera una vela pisciata giallo limone in un drink due drink tre drink arriva il grunk drunk sa tutto lui dai diserbanti alla candeggina sino ai ratti stempiati sul cornicione del mappamondo attaccato alla cintola muraria che ciondola dal borsello di un cuoio cucito a mano la mano è rimasta attaccata pende mozzata a dimostrazione dell'opera d'arte autentica fatta a mano bella con tutte quelle gonne sfarzose avvolte in un tramestio di violoncello mandolino che riconosci da lontano con questa ci costruisco un editto underground mia di nessun altro si arriva al dunque dalla cappelletta del duca ai cappelletti in brodo di cappone c'è il salto dell'ostacolo si fa ostia ma ostica nella perla dentro il transistor l'ovatta parla straparla dal pulpito l'ostrica ha un'accensione con la candeletta del diesel sfiora il tempo è nuvoloso ma spiove dal candelabro la moltitudine delle api è alla recherce dell'alveare perduto sempre nei suoi pensieri mi ami ti amo mi ami ti amo andiamo si è fatto tardi mi è scaduto il disco orario il disco in realtà è decollato col gancio traino il carroattrezzi è un caro ragazzo discreto mansueto non dice mai una parola fuori posto il carroattrezzi è un caro estinto di debiti non ne voglio più sapere estinto questo ci metto una croce la croce scompare compare Turiddu non ne sa niente è muto come un pesce nella rete dei cazzi suoi gli odori sono il rimanente di un film apologetico con la rampa blues delle scale sotto l'egida del sottosuolo una faglia figlia di un foulard nodo da marinaio stende le cartoline della Miralanza sulle nervature dell'epistolario è una pistola che non ammette repliche solo di notte da 00 alle 4 del mattino ma ci vuole un matto oppure un disoccupato e non l'avrei mai detto o scommesso ma segue il perimetro pedissequamente della trama e dell'ordito è un orrido invisibile agli occhi ma io sono attento e attendo il colpo da milionario del Sig. Bonaventura è l'avventura che si dipana con la panna montata a ricciolo quel tira baci in panciolle che non ne vuol sapere delle pere dei lacci emostatici degli dei e delle divinità principesse sul pastello del pistillo tremolante di un fiore ed ha una bellissima intonazione un regno di lealtà nel cuore con Cupido è il genio della mossa nella carta di Brancaleone da Norcia i duellanti segano il campo di grano a fendenti sti cazzi di uomini e contendenti col ghigno tra i denti c'è Arthur Rimbaud porta un secchio in testa verso il pozzo di acqua e danari è la briscola al tavolo da gioco di chi non ama il giogo del bue e del somaro alcune bocce di vetro in sella sono qui sulla mappa c'è l'eucaliptus afferra con le dita la tenda celeste del palcoscenico l'impronta del pollice e dell'indice indice la fine delle ostilità drum & base mi fa scorrere sulle anelle di oro zecchino l'orologio del tempo si ferma sotto la pensilina col biglietto da vidimare in tasca la sera si compiace dell'appuntamento il garofano rosso appuntato sul bavero si destreggia mentre riprende il fumo del tè dal punto di vista eclettico del regista del vivaio di chitarre acustiche Segovia se godi bene se non godi non è per te << Eh sei un prete con l'ostensorio ! >> eh dell'oratorio viva il parroco e la palla schizza in verticale e segue la traiettoria di una cometa << Eh oh ma dove cazzo è finito il pallone !? >> eh
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