un tormento la spirale logaritmica promessa di nuove onde ripetute dall'incanto sul letto la notte spira d'acqua imbevuta foglie piegate ad ali veranda mi soffermo a roccia odo conchiglie nel coro ligneo nient'altro rispetto drammi letterari in voga mi si consuma plausibile la disdetta su scale multicolori intrapresa scale a chiocciola l'uomo esterna avvolto nel sudario compare scompare l'imo in un desiderio di lanterna a cuore in mano mi ricuce il cappio non individuo il punto di stanchezze
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d'asfalto sulla zigrinatura buia del vespro a fasi alterne guardo le vallate in cui il giallo limone spira il vento di voil sui volti filamenti pergamena ad acqua nera tintinna a capelli spediti all'indietro incalzo i pensieri la tua luce caravaggesca avvolge a drappo il sangue di sera mi si scorge dai fori a pallottole con la testa reclinata giaccio nell'ascensore del respiro fiotti a battiti di cuore tra le dita amo il tuo viso imago flesso alberi affissi sul sentiero di cammeo a chiodi da colibrì consumo i tempi
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