domenica 28 aprile 2013

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Roll out


La donna a sfumature elettriche si rasa con un tonfo dal letto. Economicamente perpendicolare traccia le gambe divaricate sul simbolo del mercurio dall'alto al basso, discende con la lingua sullo sci del doppio petto; esegue la marcia trionfale aprendo lo spiraglio alla brezza che soffia dove vuole. Siepe spartitraffico la semenza viaggia a finestrini chiusi e a piene mani la moneta corrente dilaga nel pugno della povertà in cui la quiete è preferibili alla noia. Mi distraggo sul prato con la briosce nella tasca, simile al doppio guanto rivoltato dall'interno dell'estate. La galleria raggomitolata nel controsenso lo controllo a modo di nodo di cravatta allo specchio d'autunno. Accarezzo il Golden retrevier: ho sempre amato la fedeltà. Steso tra cartelli militari distanziati dall'inossidabilità delle coscienze, taglio i filari di vite, dal versante in poi raggiungerò il culmine del consumo. Tra domande che s'involano, e domande luride nello stanziale, alla visita tronfia da quel cornicione, col binocolo la visita si conficcherà nel diametro che si indica sul dito. Ghiacciato dalle viscere trattengo l'ormeggio alla catena, presunta serpe nera in fregola nel sacco industriale.


    

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