...eh il grado di nebbia viene trattato conciato per le feste dalla persona col nome iscritto sul biglietto da visita Belgrado. Pulcinella è il circonciso, ma non esiste razzia nell'onirico dunque fallo di frustrazione quando borbotta tra sé che si apra il carillon del melograno con un fico secco il melodramma si secchi sulla mezzeria di questo scempio paesaggio se tanto mi dà tanto ho fede all'anulare dell'osteria che mi sorveglia. Il cartello cigolante cortometraggio di periferia recita al megafono floreale la voce grave " gnà faccio !? " mentre il germe apre le corde vocali da concerto da camera " oh issa !"l'ombrello a petali di limone geme dal campanaccio di riserva modula la quartina su mezza pagina un quarto di manzo per ospiti sgraditi. La contumelia sotto il vaso di fiori in chiesa è giallo paglierino in disarmo nella nuova moneta di notte si annoda si riannoda si attorciglia sonnambula davanti allo specchio si ridefinisce nelle ciglia una paletta nella direzione del viadotto alternativo alla sua maestà, caffettiera acciaio porcellana. Mondana pentagramma di rossetto da trousse a borsetta, invia qualsiasi placido proprietario nell'iris un iride sottocoperta non ci penseresti mai se non la vedessi. La vedette mi apre il proscenio sbatte le mani azzurre al cielo glissa nel libro mentre si libra al cospetto del danaro falso finge d'esser pernice dagli occhi in giù la pietra dal collo in su, mi dà un'occhiata di sottecchi scollina poi vira a volo d'angelo sulla piscina infernale irrora d'acqua statue di sale ingrigite nel tempo impolverate di menzogne...eh
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