...eh cresco il filo di Scozia nello sbucciare le ginocchia. Sul Monviso dalla pelle incandescente armo la via ferrata. Il ghiacciaio ha le strenne natalizie in volo inducono la vista del cameo mare. Recito la fatica dalla finestra di legno, un collier di vasi per la parata di piccoli fiori di monete. Quelle insenature laggiù il malcapitato dagli aculei fieri spento dal gorgo di acque di fonte. Non dibatte alcuna ragione per sé e non dibatte nessuna ragione per gli altri. Gridare nel marsupio !? I bagni molesti brucano le vivezze dipinte di detonatori. Ci sarebbe la necessità di boicottare le coltri di nidi sul naso. Eccetto lo star nudi, come scuote gli autobus nei tornanti il cactus eremo dissaldato dalla crusca, smercia l'allegria a pois. Arde la mano ma il soffio dell'estro gli augura buona fortuna L'insonnia rantola e la circonvoluzione circoscritta è allo scoccar del merlo...eh
Nessun commento:
Posta un commento