domenica 15 marzo 2020

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Inoltre col battente in mano Ganimede è sfiorato in volo dalla corolla di un luccichio della pupilla in resina sulla coda tungsteno cadente della ginestra in volo. Simile un pigliamosche del Paradiso che straorza a piede libero si aggira sulla voce di Fela Anikapulo Kuti, fallin love. Un mistico vaudeville di bambole etiopi una dietro l'altra in uno scroscio annerito registra sul nastro la vetrina in frantumi mixa il rossetto a spillo sulle fiamme in corso. Nulla il forse. Divampa il luccio di sangue a scaglie pesce freddo sul magico H2O dal lirico sfoggia l'abito da sera mentre sfoglia il tragico sillabario. Ganimede posa il battente d'alghe ruggine. 'Ancora bionda: amuleto con occhiali da maschera solare la pelliccia indossata, regge sullo schienale il motto trafugato dagli arsenali navali - caesus est sanus, quem dat avara manus-  All'estasi corrente sulla corsa del piccolo uomo nella strada battuta, un seno: il seno: di mater inchiostro. L'assiolo al piano muro saltella dita di rana su tasti orbi di luci psichedeliche. Vinyl il magro, spinge nello stagno il rospo. Nel tuffo crea l'atmosfera che non decolla. La bottiglia di Chateu Mouton Rothchild 1970 in giardino sotto la luna di fiori Inglesi sui passi delle primule innate, ha l'etichetta di Marc Chagall. Stappata da Beby Grunge, festeggia l'età di nuvola Eustaki. Amor armat ministrat appollaiato sull'acqua della laguna miete, sgorga sfasciato.      

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