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 ...eh non per essere triviale ma col caldo se dicessi che la carlinga di pelo non annaspa sulla buccia di una banana molte volte di una qualsiasi banana troppe volte a cura di un fruttivendolo dicasi bonobo non sarei un realista. Se non avvertissi che i bonobo amano essere bonobo e che la civiltà per loro è assai lontana e ma cioè, non sarei altrettanto realista. I bonobo le banane e tutto il corollario di maestosità neglette sono un binomio inscindibile ed imprescindibile per i bonobo. Vengono dal mare ma al mare non ci tronano come la madre di tutte le bagasce vorrebbe senza si ma però io non sono un bonobo originale anche se sembra dalle braccia lunghe ben distese del mio deambulare a salti rapidi non cerco la liana ma invero la mia identità. Ma anche costoro si stabiliscono tra i bonobo con i loro caschi di banane le loro rumbe tra la fragranza delle urla e gli spari di pistola dall'odore acre di bancarella frutticola ci suonano per loro grazia concessione non sempre apprezzata dalla cittadinanza riottosa anti-bonobo dicasi maranza se la scivolata è sulla buccia di banana. Trappola per topi per chi amerebbe solo la banana senza la buccia sdrucciola su cui scivolare e volare volare volare nel tund dipinto di tund col resto di tund per via di un tund con i maranza diventa tunz paff tunz paff tunz. Corna e mazzate, trombe di tuono, salti e putiferi, legnate per orbi urbi et orbi nella fumana torbida velata di sgobbi schivate di palle di metodico fuoco davanti al fuoco scappare declinare virare scivolare incedere arretrare svenire starnutire...       

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 ...eh preparati a superare il test dello sciopero al pianto B di Buonaventura di tipo economico. Regna nel reintegro un insieme simbolico di ribellione pari al codice di legge la coda da rettile scimitarra la muove e taglia le caviglie con un gesto reattivo, tutti vanno ed è allora si applica l'irregolarità. Un reattore 1000 da conferenza a coprire il grande marziano. La slitta di messaggi sul dorso della musica rivela la sintassi più dell'armonica a voce della Motown Records cravatta a mitologia borghese si apre in punta con un coltello in cima. La trafigge, la separa affondando la lama in due limoni da spremere. Sul medio sul lungo termine il terminal da verificare biglietto da prenotare e vidimare di mare da percorrere con le ali di cera ce né, che ce né l'importante è il sole non faccia capolino che a me i capi non ci arrivo mai a capo l'ultima volta mi hanno detto " ehi capo !? " mio son girato con la faccia da bronzo calabrese le feritoie degli occhi in pietra gli chiedo se gli fanno male i denti !? Ha capito subito !? << Eh la forza dell'espressività ! >> eh...si        

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 ...eh alcuni sono dei referendum da sarto nel cinturone altri per la festa paesana si travestono da Papa. Riferiscono di aver visto un leader tra loro, nascosto sotto il casco dei buoi gli abiti di cuoio a frange di onde sugli scogli rivelavano il suo binocolo sceso al gate di Heatrow. Lucida le scarpe in osso buco, lo shoeshiner non delude mai l'osso buco dello scalo, se si manifesta nei propri rombi. Ha l'astensione del manicaretto pronto che gli vive dietro l'ascensore per il Paradiso. Un shine you crazy diamonds dal viso attaccato al palo, infilato dai ricami con la firma nel sorriso. La delibera è di mille haiku brevi nella sua danza e conserva il paesaggio verso l'India mentre deambula e passa ti vede sul ponte di corde salire sui piedi nudi arrampicarti al meccanismo a orologeria avvolgerti in argento. Non è utile l'amore se è dilettevole, oscillarvi senza perdere l'equilibrio sul vuoto quando inghiotte da camaleonte si mimetizza per l'avido pasto del rettile. Immobile sulla rettilinea apre le fauci stavano aperte con grazia gli getti da lassù noccioline senza il paracadute. Miriadi di farfalle particelle di quanti, lo evitano con la maniacale cura di chi c'è ma non c'è quando c'è pare un mammut avvenirista in mano l'epitaffio " qui riposo in pace senza rotture " in guerra con muri di gomma Brooklin. Un ponte dopo l'altro si perde la via...eh       

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 ...eh al crocicchio di domani si suona la fanfara dopo la sorvolata di cioccolata è onesta un po' all'arancia un po' al limone. La coscia bianca vidimata rotonda del baule una qualche venatura al cotechino è diffusa ma non egemone sta inchiodata in una garitta al confine dell'ombelico alla prima cintura di lardo sotto il monte di venere. Col paraocchi non vede il parà la torta scendere dal cielo fune di neve spolvera l'ossigeno con l'acqua agitata dalla terra di Siena muove col due di coppe in ultima mano la briscola la quale si fa un asso e un tre. Con l'aritmetica calcola il lordo seccato dal disprezzo e dai tanfi elargiti con parsimonia tira le tendine si soffia il profilo annulla le cause recede dal tulle sotto traccia conclude la belle epoque. Non si sa il perché non si sa il per come ma il wilkommen gli arriva da un missile in libera uscita incubato gli presta attenzione ma non a sufficienza la pazienza è la retta via per l'insubordinazione al burro del rabdomante...eh           

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Poesia realizzata in scrittura artigianal surreale comico grottesca irriverente, nel brusco agro stil novo, avant - post - realizzata per generazioni a venire " tutto invecchia sotto gli occhi, alla luce di questo carattere " << Eh un esponente indisponente ! >> eh tutto e il contrario di tutto...eh      

Titolo: Fine inesorabile della sinistra globalista cialtrona nella coscienza degli uomini con una Madonna a supporto fischia all'aria mentre nella navicella a ogiva missile da supposta s'infila su per il buco del culo << Eh dall'oblò col dito !? >> eh il dito medio << Eh Me & Dio !? >> eh ah       

...eh ah beh niente arriva 'sta carreggiata in carrozzeria rosa lilla sinuosa frattaglie a corona di mosca in vetta, per la purga con una lapide di seggiole di plastica ad accendere la resistenza sotto il culo; ti siedi per bere una birra in santa pace ti slacci ti snodi, guardi il televisore al plasma dopo una sana flatulenza quelle apotropaiche di verve ancestrale, ti misuri la pressione e goderti lo spettacolo la resistenza si scalda e te parti a reazione dritto dritto per Cape Canaveral buchi il soffitto rimani con la testa sul pavimento piano sopra gambe che penzolano a casa tua nel vuoto di sotto dici " azz sono in alto la testa sul pavimento ma com'è che vedo piedi scarpe gambe se fossi un'entità piccolo animale e chiunque potrebbe schiacciarmi io che mi sedevo inossidabile e sicuro nel mio soliloquio narcisista domestico !? " << Eh vai a capire la gente te !? >> eh io che circolavo in turchese senza cigolare né pigolare con l'ascensore costellato di specchi laccato di giallo rispettavo le istanze di moto a luogo cortese nel culto << Eh in una cloaca la cortesia non muta la cloaca la rende degna di essere cloaca e ti fa sentire meno sordo e sordido >> eh io che pensavo fosse un culto di levatura vergine di cui non fare senza, io che << Eh in stato avanzato di putrefazione ! >> eh era un cesso, nient'altro che un cesso inginocchiato mentalmente per la preghiera a chi !? << Eh ci sarà pur stato un Dio dei cessi a cui rivolgere le proprie preghiere !? >> eh si ma ora che ci penso, ma cosa puoi chiedere a un Dio dei cessi quando preghi !? Merda nostra, che sei sempre nella cloaca, dacci oggi una sana cagata copiosa, rimetti lo spazzolino dove l'hai preso, come noi rimettiamo << Eh al suo posto ! >> eh rimettiamo di vomito e di disgusto; tira l'acqua, sciacquati il culo, rimetti << Eh di nuovo !? >> eh rimetti le mutande in posizione di stalla, con lo stato di folle: solo quando ve lo dico io. E non ci indurre in diarree incontrollate e stitichezze assortite, ma liberaci le budella con soavità e calma e non con la virulenza. Amerd << Eh amen ! Rialzarsi da botte a bruciapelo se non si conosce la sconfitta nel proprio bagaglio culturale deformazione di realtà a proprio uso e consumo si rischia l'estinzione per malformazione !? >> eh la cloaca rende claudicanti ! << Eh to be or not to be ! >> eh questo è un dilemma << Eh è un melodramma ! >> eh della mela sul palmo di mano, la tentazione di essere spazio e tempo eterno, semplicemente con un morso. Senza la fatica ne sudore, senza l'applicazione metodica senza ostacoli, senza crisi, senza insuccessi, senza le introspezioni, senza la fatidica domanda " perché lo faccio, a che mi serve, cosa voglio dire quando dico !? ". Nulla di tutto ciò. Si sceglie la via più breve, l'incorporeità, la vanità, il narcisismo, le amicizie giuste, siano la vera opera d'arte da propagare del vivere con passione la corruzione dei valori << Eh così non si cambia il mondo, ne dentro ne fuori; il mondo nemmeno avrà il timore di essere sostituito nelle sue ingiustizie da un altro modo di pensare e agire !? >> eh eros questa è la verità ! Tutti vogliono diventare i number one, statue dell'inanità genuflettersi con la stessa passione della volgarità degli avidi per il danaro, ma credo non sia più il tempo, ci sia più tempo, siamo in un altro secolo, nell'avant- post sull'avamposto della parola narrativa contemporanea inizia ad invecchiare al di sotto di questo carattere noia ed asfissia ci rinasce diversi a nuova vita ...eh