L'ombra astuta binocolo in minigonna di Mary Quant si avvia a morte solenne. Scarpe lucide giacca a fiordi funerari il volgo sul volto ignora la danza subliminale. Ogni tavola creola apparecchia l'elica al proprio debito. La salita è priva di vetri. Lo sciacallo albino si libera il guinzaglio sciorina nelle fauci il confine d'inettitudine. La maglia si appropria della bussola. Scavalla l'inserto glabro l'aiuto prezioso verso il conducente. Dall'alveare pagine di intrusi. Un caso di liane intrecciate, romitori nell'acqua demineralizzata. Denso di cavilli il porpora naviga lancetta del tempo sul quadro mitteleuropeo: al vertice, by pass sul fegato. La tangente oltre il ponte. Girasoli, petali ad unghie sui seni dalle colline virulente,il fiasco di vino. Abito in canapa viaggia sulla chiatta nel fiume. Un miracolo cinemascope. Si vede come adesso, saluta col cappello in mano nella musica non tempo.
Nessun commento:
Posta un commento