ripreso il giorno bugigattolo di sentimenti in fili plastici contengo la gocciante sterpaglia e ogni senso scarso d'equivoci fugge affondiamo nel turpiloquio benedetto ci separa fin che morte non ci colga indaffarati sul cucuzzolo dell'altro siamo illacrimabili vestiti d'oscenità la ruota della congiura scende rosa a intermittenze nelle volute di fumo il sigaro conquista inequivocabilmente le vie aeree dal percolato l'oblio cava la maschera sul volto recita la soavità d'un cuore raggiunto dal canto la visione dell'amore un tergiversare tra passione e ozio la luna al guinzaglio scende saturno dalla scalea si accoda elegante vestito di ghiaccio l'equilibrio a catene d'argento nei fili spinati siede indesiderabile all'angolo mostra la colonna retta di acciaio in pelle nera canta i tiranti del sostegno su cui corro obliquo in mutande di plexiglass sullo sfondo il grigio pinxellato lo annoto sul taccuino di porpora
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