venerdì 5 settembre 2025

588

 Lift


 I pensieri in Zavinul & Rixius trovavano sempre spazi enormi nelle teste dei due. Spiazzi, accampamenti, antri larghi e spogli di suppellettili, ouverture con sonate in arcadia senza vacche pecore pastori solo la cornice, piazze gremite di nulla, parcheggi vuoti. Filtravano sotto gamba, sotto banco, con la licenza di entrare ma anche senza, e a volte erano sventagliate improprie insolenti ma che non trovavano mai posto se le teste dei due erano sotto l'egida molto rigida inflessibile del vuoto a causa delle due estremità della testa le orecchie. I pensieri entravano da un orecchio,. ma altrettanto velocemente uscivano dall'altra orecchia. I pensieri inoltre, si anche erano rotti le palle tutte le volte di non trovare né ristoro o adeguata importanza e prestigio nelle teste dei due. Fatti i conti della serva sulla questione pensieri Zavinul disse a riguardo, al Rixius mentre beveva una pinta di wiskey dalla borraccia" i pensieri se fanno rima con ieri qualcosa vorrà dire !? " Quindi i pensieri non servono se sono marcati " ieri " ce ne sbarazziamo. " Non trovano Patria in noi, la trovino in qualche altra testa ". La saggezza dei due era sul minimale. Sarebbe stato sufficiente una locuzione per definire la trama di vita di Zavinul & Rixius. - Frega un càz ! - Ma entrambi erano concordi che dal volgare al latino ci fosse una bella e sostanziale differenza. - Fregatur nerchia- " Ma sei sicuro sia latino " sbavezzò Rixius !? No. Però al bar chi cazzo lo conosce il latino son bestie !?. Spacciare qualsiasi cosa del resto era il loro vero talento.               

giovedì 4 settembre 2025

587

...eh il quarto d'ora stellare munge pistone e biella durante il convivio, nessuno in verità vive meraviglie da quando il manicaretto Oblomov riduce l'obolo lingotto in plastica ci si sente espropriati sul palmo di mano in mano di braccio in braccio da volto a volto di volta in volta sino ad arrivare sul molo della deriva in filo spinato. Eccentrica nostalgia di Lager, pancia gonfia petto nudo tutta la santità omessa, una pinta di pittura conserva la brace di un'emozione fugace e la rete si affloscia svenuta dalla nebbia che invade di fumo tutto il perimetro del tempio ovino. Nel tino, piedi nudi a saltare la rumba sui grappoli di granate. Un affondo di luna per i cuori immacolati di propositi giallo limone nel becco. Rimetto il cervello in un ordine è sotto il vuoto un'egemonia verde di prepotenza sontuosa mi appare vestita di polline ad interrompere il mio frinir di cicala ha talento e poi << Eh l'importante è finire >> eh adessoooooo arriva lei, apre piano la porta poi si sbatte è nuda sul letto ad un tratto io sento afferrarmi le mani. E io non so se. La sua bocca sul corpo ho deciso la mollo non se farla soffrire oppure << Eh l'importante è finire ! >> eh è l'ultima volta poi la lascio morire << Eh la fedeltà non è negoziabile !? >> eh              

586

 Lift


Rixius nel particolare, niente a che vedere con la particola; aveva sperimentato la prigionia nella fortezza di una Santa, lui definiva di mamma santissima: ognuno ha una propria prospettiva col margine di svista che detta legge da fuori legge, se si ha fortuna con l'accoppiata " cmq, chi si è visto si è visto " nonostante la difesa di un Avocado di ufficio frutto messicano che a sentir Rixius in azteco vuol dire anche testicolo. E dal testicolo il viaggio su per il cazzo trovare l'analogia per l'Avocado di ufficio la testa di cazzo per Rixius fu un attimo di amara felicità ma pur sempre sodisfacente sebbene solo al 2% delle possibilità di felicitazioni. Certe persone disse Zavinul a proposito " le vedo bene solo sotto due metri di terra ". Caustico e forse un po' tranchant anche se causa effetto era sia per Zavinul & Rixius l'indiziato numero 1 di tutta la questione. Cmq grazie all'Avocado d'ufficio Rixius aveva scontato la sua pena. Da allora le condizioni psicologiche dettavano la loro legge con l'aiuto di una parrucca marrone rubata alla nonna alcuni ciondoli diversivi di tipo strass da bottega di risulta e chincaglieria basta che sia; e abiti rubati ma da quintessenza per rifarsi l'immagine da bon ton on the road again nonostante il Coca -Buton gli viaggiasse  a spron battuto nelle vene, il decoro, l'eleganza, lo stile col disistile mentale dovessero far parte e proteggerli da ogni accusa borghese di emarginati tossicodipendenti ruba galline ruba stereo spacciatori di droghe puttanieri spaccio di assegni falsi rapimenti a scopo di estorsione occultamenti di cadaveri sottrazione indebita di qualsiasi cosa biciclette motorini asciugamani da hotel posacenere di alberghi " tutto fa brodo" la massima di Zavinul & Rixius cleptomani con destrezza non si facevano mancare nulla pur di essere protagonisti indiscussi della loro vita di merda. Tanto vivevano nella merda che per saltarci fuori inconsciamente nel loro vagabondare perdere tempo immaginare dollari a trilioni figa ostriche ville da capogiro si appellavano in attesa di un riconoscimento ufficiale delle loro qualità Numa Pompino & Zerbino il Superbo.                      

mercoledì 3 settembre 2025

585

Lift


Senza tanti convenevoli nella loro marcia forzata Zavinul & Rixius la premiata ditta di sballi cotillons visioni dantesche stanno nel loro rullare di cartine tamburi, alcuni muri e muretti di impaccio un qualche albero dispettoso sulle traiettorie ondivaghe molto amiche del giacere sull'asfalto a volte altre aggrappati ad un cassonetto a sentir Zavinul logorroico da far schifo per piacere e per sonni improvvisi  un acido lisergico in tasca vuoi che non ci sia !? Per continuare in bellezza !? Zavinul & Rixius si eleggono sempre eroi delle loro gesta. Padri spirituali di se stessi. Col curriculum di sfaccendati si ma specializzati e con esperienza dal secolo scorso e in corso inviano iatture a mani squassanti col rimbombo di uno squasso di pugnette in direzione Cupido, Apollo, Giove, Venere zoccola a prescindere Hermes e tutta la combriccola apparentata. Se le vicissitudini in prima persona tra una passeggiata e un'altra vengono anche dimenticate, poi ricompaiono nel patrimonio del vissuto durante i film. Veduti in prima persona ma raccontati dall'imago silente agisce da bomba al fosforo nelle cervella con la compagnia dei soliti neuroni pochi ma distribuiti a volte in modo di fronte a film intelligenti si propaghino a dismisura ed in modo esponenziale. Usciti dal cinema Zavinul & Rixius sono due geni d'una intelligenza la quale la palpi la vedi scritta in faccia anche assonate gli deborda oltre ogni limite << Eh com'era il film !? >> eh non l'hai visto !? << Eh ho dormito ! >> eh anch'io cazzo mi chiedi !? << Eh torniamo a vederlo domani sera ! >> eh merita, dicono sia bello << Eh colonna sonora mi piaceva !? >> eh svegliato anche me !? << Eh zio can c'avevo la cassa vicino all'orecchio il sax l'avrei ucciso !? >>                 

lunedì 1 settembre 2025

584

...eh benvenuti a bordo del lustrascarpe curiosity killed the cat cappello infilata la piuma della bilancia a falda acquifera acquistata al mercato rionale di Fuori Grotta città di Napoli detta Neapolis nell'antichità patria indiscussa del mariuolo la carta d'identità falsa stampata nei sotterranei dalla zecca con la manfrina del 4- 4- 3 marcamento a zona lombare qualche lombo iscritto sui murales sparsi per la città di periferia ferita sorveglia la sveglia sul comodino al comando di lupara cartucce bombe a mano raudi a stelle filanti gente rude qui a Neapolis sulla pista di Minneapolis il piccolo genio nero si fa chiamare Prince per lui il porpora è profondo e viene sempre delle tenebre con la lanterna in mano la luce fioca soprattutto la fica non ama le tenebre quando deve salire le scale per il Paradiso ma ci pensa Prince a sintonizzarsi su love runs out e la salita si traffica di santi e sante ma ci sono anche trentenni quarantenni e cinquantenni si avviano su per il Sancta Santorum il pubblico rimane basito da basso, sul basamento dove l'altare secolare riposa e il tempo sgretola pula al vento frammenti di calce si pensava resistesse al tempo si disse fosse marmo non lo era maledetti costruttori la loro dottrina dell'imperituro, tutto è transitorio tutto si trasforma e la morte sorniona ed invisibile diventa visibile brandisce lo scettro, ovvero il bastone cerimoniale della disfatta. Bendata la fortuna la portano alla gru per le impiccagioni  << Eh official video !? >> eh official video, il brano però è un tormentone che tira tira tira zio can è un cavallo Frisone mica un brano !? Ci sono anche le extended version...eh...   

583

Lift 

Lift è un mio tentativo di realizzare un racconto lungo surreale. Nasce nel lontano 2008 scritto in poche settimane l'ho sempre lasciato nei mie file senza mai riguardarlo oppure correggerlo. In questi giorni l'ho ripreso in mano e vi ho apportato alcune modifiche invero molto difficili per me che non amo riguardare e correggere quello che scrivo, è come viene. Errore madornale ma è più forte di me, è un lavoro mi annoia a morte quello di rivedere gli scritti e porci rimedio una seccatura non amo guardare indietro anche se a volte come in questo caso il racconto surreale rileggendolo mi è parso così originale e assurdo da rivederlo e riproporlo in versione aggiornata, almeno l'inizio per il continuo si vedrà se ne ho voglia Cmq questo è l'incipit di Lift. 


Punto e a capo, l'inesorabilmente è sull'ennesima notte in un bel nulla di fatto al Bar Mitzvah du Soleil. Secondo molte pratiche intellettuali e onaniste scoperchiate a mani basse dal rombo di tuono " il giorno è fratello di ogni essere solchi il cielo, la notte è la sua sgualdrina callipigia ". Zavinul & Rixius sono fratelli dell'acid jazz in divenire, delle teste autarchiche dal portamento amichevole, ultras del non c'ho un cazzo da fare ma lo facciamo da Dio, tifosi dalla tribuna innumerata insolente e ignominiosa di Oscar Wilde e Arthur Rimbaud di cui si cibano a mani pressapochiste. Nei loro frutti claudicanti, l'ignobile che sguscia e  avanza l'ignobile che si trastulla nel male in arnese tunz tunz tunz. Sciabolate verbose ammiccamenti alla Venere di Milo al bar di terza categoria amatori in campi arati. Palla nei solchi dove il vomere è omologo del verme e i vermi sono nel pièd a terre. Il cielo è sempre un nulla di fatto che promette ma non mantiene mai solo nel pièd a terre ci sono risse di culattoni fighe marce orge della dimenticanza. Ordini al banco un chinino di fanno un chinotto alla svelta in odore di relax non se ne può più di questo relax è un narcotico, dopo con un caffè corretto e scappa Zavinul & Rixius si gettano nel pattume della strada. Meno sozza del bar. Alla batteria, alla chitarra elettrica, alle percussioni marimba, al sax, al contrabbasso, al basso e dal basso in alto a scendere God gave us everything è la stella polare di Zavinul & Rixius on the road. Senza figa senza soldi niente di niente senza la macchina al ché, senza; diventa il motto di Zavinul & Rixius. Si dicono " ma se noi invece di dire, senza: diciamo in inglese without; fa tendenza è più alla moda !? ". Viviamo senza, siamo l'utopia che non conosci, siamo il verbo che non conosci, siamo ciò che deve arrivare, siamo il vostro tzunami, siamo << Eh amiamo ! >> eh beh si amiamo lo tzunami che tutto sommerge << Eh se con Dio !? >> eh non lotti Dio è morto << Eh se con la donna non si lotta !? >> eh la donna è morta ! << Eh con la parola non si lotta !? >> eh la parola è morta << Eh ma noi !? >> eh noi siamo la parola nuova, seduce perché è attuale, è piena di grazia maestria, conquista l'inconscio è il nuovo mondo in divenire << Eh e tutto nacque ed ebbe inizio dai neuroni >> eh neuroni e sinapsi c'è da lasciarle stare sono pericolosissime << Eh disse rovesciato sul marciapiede con una lattina di birra Zavinul ! >> eh Rixius annui ! Che anno è !? Che giorno è !? << Eh questo è il tempo di vivere con te in fondo al cuore cieli immensi e immenso amore ! >> eh con me !? << Eh macchè teee ! Lei scemo ! >> eh la Venere di Milo !? << Eh per adesso è di Milo poi fra un po' vediamo come si mettono le cose !? >> eh ogni posto ha la sua cosa ogni cosa ha il suo posto.                      




             

giovedì 28 agosto 2025

582

 ...eh ho qui con me un piccolo colletto a cocorita elastica mi brucia sul braciere è un piacere. Alla terza sinfonia non ci sono più zampironi a spirale di ketamina; nemmeno le libellule da poter abbracciare e poi immergersi nel tuffo in acqua nel secchio delle vanità. Solo tignole e tasse ma passo oltre al secchio col fare dinoccolato al quadrato di cioccolato, fondo sulla pietra di cotone mandorle da funivia. Albeggia il duetto di battacchi e campane e ciarla il chiurlo tra smanie e moine seducenti da souvenir. Mi affretto a spargere sulle malelingue un tratto del Canton San Gallo in abito di sale grosso ricamato in modo da sciogliere la neve che si deposita e ghiaccia di notte. La notte, ma che bell'idea incontrarci nel silenzio infiocchettato pacco regalo: silohuette nera nello spiraglio di luce si spegne si accende la cupola a cipolla bianca splendente nel rosso slavato del fondo subito dopo la finestra nel terrazzo di fianco. La finestra resta nell'oscurità il cane con lo spartito da canide notturno abbaia ma è un canto di precisone animale un istinto di perseveranza alla propria natura di cane un avvertimento all'ignoto il quale non compare solo l'odore compare ed è impercettibile è uno spezzare di silenzi goccia di bacca selvatica nera...eh...