mercoledì 12 aprile 2017

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 - Phisique du role -

Ha il Phisique du role d'un manovale costruttore di piramidi al tempo dei Faraoni. La barba nera gli allunga il volto, gli occhi svegli di chi non sa il perchè, il torso nudo è glabro da fanciullo. La pelle gli si tinge di bronzo gli occhi di chiaro, mostra d'avere il carattere del fumetto La Linea; personaggio che incontra nel suo cammino numerosi ostacoli spesso si rivolge vivacemente al disegnatore. ( Il cartone animato è costituito da un uomo che percorre una linea virtualmente infinita di cui anch'esso è parte integrante ). Si esprime in dialetto quando sente di avere confidenza con persone individuate non estranee lancia versi gutturali come linguaggio d'intesa, diniego, assenso. A volte usa qualche parola distinguibile che rivela l'ego nascosto pronto al litigio dai tratti territoriali. Conosce qualche parola eccentrica che gli pullula tra le labbra come una pubblicità di cui non riesce a liberarsi e qualche dozzina di lettere come uova sode che non usa se non per disegnarci un paesaggio. Quando si ubriaca si esprime con le vocali aiuoe; la lingua lascia un sentiero di bava sul tavolaccio, sapore nella bocca d'antico legnaccio col nodo da marinaio nel pulviscolo ocra mangiato dalle tarme. Alla Domenica con le consonanti e le vocali al posto giusto riesce a farsi voler bene tra le lenzuola. Torvo, burbero, fiero, col verso a nugulo sussultorio di vespe acrobatiche nella gola, mi fa un cenno a semicerchio con il braccio per dire " abasta" con l'alfa privativo.     

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