lunedì 13 gennaio 2014

...la poesia...

...la poesia è un modo come altri ( forse come altri: per me questo è il modo più efficace ) per esistere nel mondo, consegnando all'esperienza di chi la legge ( ma soprattutto a me che la scrivo ) un moto interiore di natura trascendentale che si diffonde nell'imo; e che va a mescolarsi con la realtà che mi vive e che è propria a ciascuno. La poesia ( secondo me ) da quella più ostica a quella più banale ( per così dire - unicellulare - ) è comunque regolata da un principio che ritroviamo nello stesso mondo su cui siamo ( e che ci circonda ) quando, il cosmo ruota alla luce del sole oppure no; imperturbabile consumando per l'eternità la propria rivoluzione affascinando noi umili e miseri ominidi tronfi, di sciocchezze e mortalità...

domenica 12 gennaio 2014

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 La garrota


lo spettacolo in marmo dilavato dall'irruenza predispone ogni cappello; a tesa larga e scura su barbe folte e concatenanti a gocce; in flussi d'amore primordiale simili a liane della morte o a Peyote schiantate tra minuscoli applausi oscillanti e rinsecchiti di corali all'addiaccio; con le mani giunte in preghiera o sul proprio ombelico le quali complicano, la sessualità d'ogni artiglio impigliato ed ecumenico se stampato al graffio così rendendo le poesie mute e immote come Dio; vuole siano muti e immoti coloro che lavorano divinamente; nell'arte silenziosa stereotipata per disgragare la nobiltà presunta e quotidiana che nell'albero della conoscenza consegna; vitamine rivestite col vestibolo greve di radici in cui l'acqua fluttua fermentando il grembo; nell'obitorio d'un nano mistico e agnostico fintamente colorato in molteplici stracci come Arlecchino; avvitato al cosmo e allo scroscio banale, che spiove sul numero 69 serrato ed accoppiato ad un alibi di fede transeunte.