mercoledì 19 giugno 2013

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 La fotosintesi della vestale in bikini

Di colori antropomorfi, ci si va iodando il capo lustrando. Il giallo. In plastiche arie di mele sparse tutte al verde, sulla curva della tangente nera dove sta il papavero arrossato. Di vele. Dalle ali di cemento iscritte, sull'affresco di una faccia rannuvolata vista; e poi rivista sulla linea della mano che snocciola un pensiero dopo l'altro. Di giornata. Come il pane, per la regola del pinzimonio. Che come un fiume nel crocicchio, si va confluendo nella fogna di un mestierante altolocato. Dalle miriadi di cubetti in porfido. Che nel latrare. Tra le tasche rivoltate di diamanti, esplode in bizzarri suoni con le ombre affilate, di candori a maniche corte. Con la vettura al sole estremo, che s'indovina essere riposta nella farfalla. Di primo acchito bianca, divenendo a pois dorati. E lilla nella sapienza del telaio con l'astuccio a quattro tempi aperto. In fuoco e fiamme siderali entrambe nell'abbraccio che divampa dimenandosi sulla rotula accatastata, sul davanzale. Con la ghiera che circolando col binocolo in riva al mare si pettina screpolato. Osservando. Mani sconosciute e innalzate, del sacerdote con la donna senza dote. Che stanno. Con un lume agli occhi, e un falò nel cuore.     

lunedì 17 giugno 2013

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Spengo le dita transeunte, abbrustolite sulla via del sole endemico, rimirando tra le mani il laccio che mi traccia gli occhi nella trasformazione della palude sulla chiatta delle deroghe; chiatta emostatica che compare alla cupola illuminandola; di luna verticali; in squarci luridi bovini combattenti sulle ore controverse contro vento; per conto terzi parcheggiati al limitar del bosco, manifestano il mondo appallottolato all'orbita programmata; in cui non si distingue l'immediatezza poco avanti arrugginita; da un revolver sul ciglio della colomba glabra; le manie hanno l'obbiettivo a spirale nel mirino, di un rifugio bruno dalla forma ad esca e col labbro rosa dalla ricurva punta. Che non si distingue più, su nessun pianeta giudiziario o velivolo trasformista che durante il volo, risuoni in un barlume di giustizia. Che si riverberi insinuandosi nella crisi. Del libro professionista o chiunque esso sia, col minor potere contrattuale salvo le eccezioni di ciascuno, con la parte normativa nell'impugnativa crespa.